Slow food premia venti osterie siciliane con la chiocciola
L’Osteria Caupona della Chef Patron Rosi Napoli e Claudio Carbonari premiata con la chiocciola Slow Food
Si è svolta alle OGR di Torino la presentazione della nuova edizione della guida Slow food Osterie d’Italia 2026, con quasi duemila locali recensiti e 337 premiati con la Chiocciola. In testa alla classifica delle regioni più premiate figura la Campania con 39 Chiocciole, seguita da Toscana e Piemonte.
103 le Osterie siciliane inserite nella guida di cui 9 le novità di quest’anno e 20 Chiocciole.
Due le Osterie Trapanesi che quest’anno hanno ricevuto la chiocciola: L’Osteria Caupona della Chef Patron Rosi Napoli e Claudio Carbonari; La Cantina Siciliana della Chef Patron Hajer Aissi. Entrambe le Osterie sono ormai presenza storica all’interno della Guida e da molti anni inoltre ricevono la Chiocciola Slow Food, simbolo del concetto di “buono, pulito e giusto”, che fa parte della filosofia Slow food.
Durante la presentazione, il fondatore di Slow Food Carlo Petrini ha ricordato come la cucina italiana sia il risultato di una straordinaria biodiversità non solo naturale ma anche culturale, una ricchezza che merita tutela e riconoscimento, tanto più in vista della possibile candidatura Unesco della cucina italiana come patrimonio immateriale dell’umanità. Per Petrini, le osterie sono presìdi di comunità e luoghi di memoria, capaci di rigenerare territori e relazioni umane.
“Le Osterie sono molto più di un luogo dove si consuma del cibo- ha dichiarato la Chef Rosi Napoli di Caupona- ma un punto di riferimento per chi vuole scoprire la cucina autentica e le eccellenze di un territorio. Sono sempre stata orgogliosa di questo riconoscimento perché è il simbolo di ciò che sta alla base del mio concetto di cucina”.
“Ormai da diversi anni facciamo parte della grande famiglia Slow food- ha dichiarato la Chef Hajer Aissi di Cantina Siciliana- e da diversi anni ci viene riconosciuta la Chiocciola. Questo a rappresentare il legame profondo che la mia Osteria, cresciuta nel tempo insieme allo Chef Pino Maggiore, ha con il territorio, la sua tradizione, le sue eccellenze enogastronomiche”.